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ESSERE IN SALUTE ASCOLTANDO LA MUSICA

Mi piace pensare che tutte le creature viventi su questo pianeta siano fatte di Luce e di Suono e che se ognuna di queste creature vibra alle frequenze giuste per lei e non disperde energia, c’è armonia fra corpo, mente, emozioni e spirito, e la persona, l’animale
o la pianta, nella sua interezza STA BENE.
Le creature viventi su questo pianeta sono letteralmente “bombardate” da suoni e rumori costantemente, giorno e notte, in città come in campagna, come in montagna o al mare. Il silenzio o una situazione che più gli si avvicina, è quasi impossibile da raggiungere:
eventi atmosferici, il rumore dell’acqua di fiumi e mari, suoni artificiali prodotti dalle
macchine che l’uomo ha inventato, riempiono l’aria e si espandono un po’ dappertutto
dove la vita pullula.
CAMPI DI SUONO O CAMPI DI RUMORE?
Alcuni suoni sono molto gradevoli, altri sono molto dissonanti e creano disagio, che prima
sembra solo psichico poi diventa anche fisico. Il suono di un’ambulanza produce una contrazione anche nel corpo, quando giunge all’orecchio.
Il nostro campo energetico che non conosce confini definiti, ma si comporta come un
tutt’uno, in osmosi continua fra i 4 livelli di coscienza: fisica, emotiva, mentale e spirituale,
si espande e si contrae a seconda se si sente al sicuro o viene attaccato da qualcosa che
vibra a frequenze diverse e dissonanti rispetto alla propria.
Se una persona mi fa arrabbiare le reazioni che metto in atto, per difendermi o per
attaccare, cambiano repentinamente il faticoso equilibrio che cerco di tenere di tutte le mie
parti energetiche, da quelle materiali a quelle a vibrazioni più “sottili”. Cambia la luce del
mio campo energetico e cambia il suono che emette: alzo la voce, mi agito, cambio il
modo di respirare. In definitiva perdo energia, il mio campo aurico si disarmonizza e poi faccio fatica a ritrovare equilibrio.
Oggi questo accade continuamente perché i suoni a cui siamo sottoposti da quello del
cellulare a quello del rumore dei motori delle auto a quello della voce del vicino che non
sopporto o del collega che mi attacca appena giro le spalle, contraggono e destabilizzano
il mio campo energetico.
E’ probabile che spesso mi ritrovi a pensare a situazioni spiacevoli e creo una bolla o
forma-pensiero che mi depaupera e se la situazione perdura, è molto probabile che mi
ammali o di colite o di gastrite o con mal di testa frequenti o chissà di quant’altro.
Ognuno ha organi specifici su cui scarica stress, rabbia, paure e frustrazione. E l’ambiente
esterno non aiuta quasi mai a ridarci equilibrio.
Ecco che essere consapevoli che, oggi più che mai, è necessario trovare forme di
armonizzazione del nostro corpo e della nostra mente, ci potrebbe aiutare ad affrontare le
tante, troppe, disarmonie che la vita ci sta mettendo davanti.
Per me un grandissimo strumento per riequilibrare il mio campo aurico è sempre stato
ascoltare musica. E l’ho sempre fatto.
Credo che i musicisti, soprattutto quelli che suonano in band o in orchestre, siano
fortunatissimi come i fiorai, che stanno a contatto con le vibrazioni celestiali dei fiori e col
loro profumo.
Ho scelto, inconsciamente, la musica le cui frequenze mi risuonavano internamente: mia
zia adorava e si nutriva di musica classica, io sono cresciuta negli anni ’80 quando la
musica leggera era al massimo della sua espressione artistica e creativa e l’ascolto
ancora perché mi fa star bene.
I grandi successi per me lo sono perché risuonano con le frequenze che creano
benessere in una gamma ampia di ascoltatori e fruitori di musica.
ANTICHI SUONI E INFLUSSO BENEFICO SULLE PIANTE
Poi nel corso degli anni, mi sono imbattuta in strumenti antichissimi usati con lo scopo
preciso di rigenerare quelle assonanze interiori nel corpo umano, purificarlo e renderlo
resiliente. E ho cominciato a suonarli: li suono ai miei alunni per creare un ambiente
disteso in classe in modo da disporli meglio all’apprendimento, li suono agli adulti
desiderosi di prendersi un momento per se stessi, li suono alle piante e ultimamente ho
suonato il mio gong planetario in sala dove ho messo quattro piante che un’amica in pieno
trasloco mi ha chiesto di tenere. Devo dire che tre su quattro non erano in buone
condizioni quando mi son state affidate, tanto che ero preoccupata di non essere in grado
di farle sopravvivere. Invece annaffiandole pochissimo, ma suonando spesso il gong o le
campane tibetane, gli effetti, a mio parere, si sono visti in poche settimane e adesso
godono di ottima salute e la loro crescita è triplicata.
Va detto che io non ho il pollice verde e che lascio le piante molto a se stesse, quindi se
non dipende solo dalla nuova posizione rispetto alla luce, è probabile che il suono abbia
influito.
Di sicuro l’influenza del suono sulla buona salute di esseri umani, animali e piante
meriterebbe uno studio, una divulgazione maggiore e un’applicazione in centri di cura
anche ospedalieri, soprattutto dove si curano i bambini, perché sugli effetti terapeutici della
musica, vi sono molti studi e molti campi di applicazione.
Ma forse prima di tutto ognuno di noi potrebbe cominciare a riflettere su QUANTO È
IMPORTANTE STARE BENE E COSA DAVVERO CI RENDE ARMONICI E IN
EQUILIBRIO e di conseguenza avere il coraggio di fare delle scelte che vadano nella
direzione di prendersi cura di se stessi, con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione.
Questo è sempre più importante data la situazione attuale, dove ben poco spazio viene
dato al piacere e al benessere individuale e collettivo. Il mio invito dunque è:
RIEMPIAMOCI DI MUSICA E DI BELLEZZA SOTTO OGNI FORMA,
STIAMO IN MEZZO ALLA NATURA E ALLA LUCE DEL SOLE …
ALZIAMO LA NOSTRA VIBRAZIONE
ED E’ MOLTO PROBABILE CHE GODREMO SEMPRE DI OTTIMA SALUTE!
Rossella Ortolani
Operatrice olistica del suono e del benessere